Una lunga e complessa vicenda fu quella che si intrecciò fra D'Annunzio e Letizia De Felici negli anni del Vittoriale (dal 1922 al 1934) e che si tradusse in un folto carteggio di note e di "messaggi" in cui il poeta ha appuntato - per l'amica e per i posteri - i suoi gusti, i suoi interessi, gli aspetti meno conosciuti del suo carattere e, soprattutto, i ripensamenti di fronte a una realtà (anche politica) che gli sembrava sempre più lontana dallo spirito e dalle conquiste del fiumanesimo.