Questo diario è stato scritto tra il 24 febbraio 2022 (quando ha avuto inizio l'aggressione russa contro l'Ucraina) e il dicembre 2022. È la storia della resistenza personale e quotidiana di chi, continuando a vivere in Russia, non vuole omologarsi a una mentalità ferina. È il tentativo di restare umani di fronte all'orrore che penetra nella vita di tutti i giorni. È il grido di una donna tramortita dal dolore per l'Ucraina, e delle sue lacrime che segnano una reazione rispetto al mondo che la circonda. Natal'ja Kljucarëva racconta la paura e la necessità di mantenere i contatti, nel corso di quei dieci mesi, con altri "resistenti" loro malgrado. Donne e uomini decisi a resistere perché fortemente convinti che l'etica e l'umanità sono concetti superiori a qualunque ragion di stato e alle menzogne che essa necessariamente porta con sé.