"A uno a uno i miei più cari amici se ne vanno. Annibale era il più candido e il più fedele fra tutti i miei amici- scriveva Gabriele D'Annunzio. Tanto da me diverso indovinava le cose belle e nascoste che formano la mia vita vera e sorpassano il meglio della mia arte". Alla luce di ciò, preziose diventano le testimonianze delle lettere del carteggio D'Annunzio-Tenneroni, intercorso nei 33 anni di una singolare amicizia durata più di quaranta: un legame affettivo di due esistenze parallele, di personalità e temperamenti dal segno decisamente opposto. Il carteggio è arricchito dalla pubblicazione di 11 lettere di Eleonora Duse ad Annibale Tenneroni e di 9 di quest'ultimo a Giovanni Pascoli, a completare il complesso intreccio di rapporti che il tudertino manteneva nelle vesti di candido e soccorrevole intermediario.