Il carteggio tra Benedetto Croce e Tammaro De Marinis comprende 415 missive, 365 di De Marinis a Croce ([1900]-1952) e 50 di Croce a De Marinis (originali, 1913-1951). La prima lettera di Croce a De Marinis conservata è del 1913, ma la maggior parte delle altre missive del filosofo conservate (41 su 50) fu scritta negli anni Quaranta e Cinquanta. Tammaro De Marinis (Napoli 1878 - Firenze 1969), antiquario, collezionista e mercante di libri a Firenze dal 1904 al 1924, fu uno dei maggiori bibliofili italiani del Novecento. Fu anche autore di cataloghi e importanti pubblicazioni bibliografiche, tra cui La biblioteca napoletana dei re d'Aragona (4 voll., 1945-47, e 2 voll. di supplemento, 1969), e La legatura artistica in Italia nei secoli XV e XVI (3 voll.,1960). Il suo nome è legato al rimpatrio della Bibbia di Borso d'Este. È stato direttore della sezione libri e manoscritti dell'Enciclopedia Italiana. Le famiglie Croce e De Marinis furono legate da solidi vincoli di consuetudine e d'affetto. Croce e le sue figlie spessissimo soggiornarono nella sua abitazione, presso Firenze, soprattutto negli anni successivi all'avvento del fascismo. A De Marinis Croce si rivolgeva per l'acquisto, sul mercato antiquario, di edizioni rare, ancora oggi presenti nella biblioteca della Fondazione Croce.