Era il secondo anno del This Must Be Project, l'idea iniziale di esplorare la corsa come fenomeno che modifica lo spazio attorno a sé e diventa gesto artistico ci aveva preso la mano: gli spunti, le riflessioni, le collaborazioni iniziavano a diventare troppe e troppo preziose per andare disperse. Così è nata l'idea di raccoglierle in un taccuino, come fosse un diario di bordo su cui lasciare traccia di ispirazioni quotidiane e al tempo stesso versione ultima di ciò che quei primi due anni di lavoro avevano portato alla luce. Claudio inizia a correre e Valentina a scrivere, i mesi di allenamento e studio prendono forma in note più o meno corpose, in un flusso di corsa e coscienza che li rende nettamente diversi da ciò che erano prima: ogni studio è un accrescimento, ogni esperienza è una modifica, ogni passaggio è insieme morte e rinascita.