Mario Morelli, capitano medico durante la Grande Guerra, invia alla famiglia lettere, cartoline e fotografie, raccontando la vita quotidiana al fronte. La sua è una cronaca diretta dai luoghi del conflitto, animata da quel senso di patria e di dovere che permetteva di sopravvivere nonostante la fame, le privazioni, la morte degli amici, la lontananza dalle persone più care. Scorrono così le vicende dell'ospedale da campo, diretto dallo stesso Mario, gli avvenimenti nelle zone di guerra (con pochi riferimenti alle località a causa della censura), le vittorie e le disfatte, una su tutte Caporetto, e i momenti storici come la liberazione di Trieste dal temuto nemico. In questo racconto hanno grande spazio gli amici della famiglia Morelli, volti e voci provenienti sia dal fronte italiano che da quello libico, tutti autentici testimoni di un'epoca.