Ripercorrendo idealmente la storia della danza dalle sue origini in quanto prima naturale espressione artistica della creatura uomo, l'autrice realizza una sorta di racconto biografico sull'affascinante mondo di Mara Terzi, artista e coreografa, conosciuta a livello internazionale. Unica ballerina italiana ad aver portato oltreoceano il Flamenco con il suo spettacolo Carmen da lei coreografato e interpretato con 13 ballerini e 7 musicisti, rappresentato 18 volte nei più grandi teatri giapponesi incluso il maestoso Bunka Kaikan di Tokyo. Grazie al successo ottenuto, invitata per una seconda tournée con altri 25 spettacoli. La sua Scuola di Danza a Milano include pressoché tutti i generi di danza: si passa dal balletto classico all'insegnamento del conturbante Flamenco, sviluppatosi nella Penisola Iberica a mascherare il dolore e la ribellione delle anime, insieme a quelli di Ebrei e Mori, dei nomadi Gitani o leggendari Gens de voyage.