Attraverso l'improvvisazione, il Movimento Creativo mira a sviluppare le potenzialità espressive e creative del corpo, recuperandone l'ascolto profondo. Questo volume, primo del suo genere in Italia, approfondisce in particolare il profilo e i caratteri del metodo elaborato da Maria Elena Garda e Marcia Plevin. Le prime due sezioni ne analizzano i fondamenti teorico-pratici nonché le più importanti applicazioni didattiche. Nella terza parte, curata da Patrizia Macagno, è spiegata la valenza del metodo nella formazione dei danzatori e degli insegnanti. Soprattutto, si sottolinea la sua capacità di ridurre i condizionamenti psicologici e tecnici degli allievi, insieme liberandone sensibilità e immaginazione. Per la sua efficacia e la sua modernità, dal 2001 il Movimento Creativo è diventato una disciplina di base nei corsi di laurea dell'Accademia Nazionale di Danza.