Luciana Savignano ripercorre le tappe della sua brillante carriera, condotta sui palcoscenici di tutto il mondo, al fianco dei coreografi e dei danzatori più rappresentativi della seconda metà del Novecento. Traendo spunto dalle competenti domande e dalle minuziose ricerche storiche di Emanuele Burrafato, che insieme a lei ha anche danzato, la Savignano ricorda le collaborazioni con personalità straordinarie quali Maurice Béjart, Roland Petit, Paolo Bortoluzzi, Rudolf Nureyev, Alvin Ailey, Mario Pistoni, di cui spesso regala un ritratto toccante ed esclusivo. Recensioni, profili critici, interviste inedite e raro materiale fotografico illustrano il suo percorso artistico, evidenziando le peculiarità di una danzatrice unica e irripetibile, capace di incarnare sulle scene una femminilità diversa e lontana da ogni stereotipo di ballerina. Il racconto prende vita a Milano, tra le mura della scuola del Teatro alla Scala, e si sposta subito dopo sul suo palcoscenico, fino a toccare i teatri più importanti del globo, tra gioie e dolori, successi e solitudine, in un mondo a volte feroce alle cui leggi Luciana non si piega. Ma il vero viaggio è interiore, alla ricerca e alla scoperta di sé attraverso l'amore per la danza, che per la Savignano è passione unica, duratura, totale e incondizionata.