Il manoscritto cinquecentesco di Sante Lancerio, "bottigliere-sommelier" di Papa Paolo III Farnese, fu trascritto e pubblicato, per la prima volta nel 1890 a cura del professor Giuseppe Ferraro in una piccola e introvabile edizione. Questo testo è il primo, dopo il 1890 ad essere presentato in una nuova versione conservandone il testo originale dell'epoca. Può definirsi uno straordinario viaggio enogastronomico, dei luoghi visitati dal Papa e dal suo "bottigliere". Si conoscono, così, vitigni e vini scomparsi, realtà poi decadute, termini e modi di produrre e consumare obsoleti, in un affascinante confronto, con le produzioni, le valutazioni e le degustazioni odierne, reso possibile attraverso ricerche dei luoghi e viaggi enogastronomici compiuti dai curatori per condividere, portando i lettori a toccare con mano i frutti della nostra terra; pertanto il libro può considerarsi una guida enogastronomica dei giorni d'oggi; può coinvolgere il lettore nelle esperienze e soprattutto suscitare il desiderio di visitare i luoghi e degustare di persona tutte le prelibatezze enologiche e gastronomiche italiane. Gli aforismi iniziali esprimono l'ampiezza delle emozioni che fanno da cornice ad ogni tappa.