Tradizionalmente l'arte della cucina indiana è stata trasmessa oralmente di madre in figlia, di padre in figlio, e, come nella maggior parte degli altri paesi, anche in India il cuoco è un tesoro inestimabile rispettato da tutti gli strati sociali. Il maestro cuoco delle antiche corti godeva di rispetto quanto il maestro musico, l'astrologo o il pittore, ed era artista a tutti gli effetti. È importante anche capire che i piatti elencati in questo libro non dovrebbero essere - se si vuol mantenere una qualche coerenza culturale - mischiati indiscriminatamente. Ciascuno deriva da una sua regione, con le sue tradizioni, i suoi riti e le sue incompatibilità. Il villaggio indiano antico (e per quanto riguarda l'alimentazione anche quello moderno) doveva essere del tutto autosufficiente. Più di 250 ricette raccolte da tutta l'India, con spiegazioni sulle varie spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Per chi è alla ricerca di un menù vegetariano gradevole e ben bilanciato per tutti i giorni dell'anno.