"La cucina ampezzana diverrà, ce lo auguriamo con tutto il cuore, una specie di coscienza alimentare, per ritrovare i rapporti più diretti con ciò che producono i declivi erbosi, i boschi e i campicelli: dolcezza di crema e profumi di lamponi, di fragole e di mirtilli, e tante cose buone per comporre un cibo in cui la realtà viene trasfigurata in poesia per le papille gustative" (dalla presentazione di Giuseppe Maffioli). Prefazione di Neri Pozza.