Leggendo il libro di Giacchi, pubblicato nel 1881, si sente la nostalgia per un mondo in cui l'aspetto etico del nutrirsi, del cibo, la gioia di sedersi a tavola con gli altri, il gusto di un manicaretto, erano cosa normale. L'autore ci parla, con una correttezza scientifico-nutrizionale sorprendente per l'epoca, del cibo della festa, del riutilizzo degli avanzi, del "rispetto per il cibo" e per la sua importante funzione di nutrimento del corpo e dello spirito.