Sembra strano, ma i cocktail IBA non sono uguali ovunque. Ad esempio l'Association des Barmen de France (ABF), ha una sua codifica chiamata Les Intemporels de La Scott®. Si tratta di un ricettario molto particolare. Tanto per fare un esempio, l'Alexander per loro è il Brandy Alexander (come nella codifica IBA del 2004), ma la ricetta è completamente differente dall'Alexander che conosciamo oggi. Poi vi è un'apposita categoria di mocktail (tra cui lo Shirley Temple) e questa è una buona notizia: l'ABF dà dignità ai cocktails analcolici, anche perché sono quelli che si preparano anche negli Istituti per i servizi di Enogastronomia nei primi anni. Per la prima volta la codifica francese è tradotta in italiano; divisa in quattro parti (short drinks, long drinks, mocktails e hot drinks), si è deciso di riportare lo stesso ordine, le medesime dosi e persino i prodotti da loro consigliati (quelli dei partner). Vive la France! e la loro originalità (detta senza ironia alcuna).