«Tutte queste pagine sono percorse dal soffio e dal brivido dell'ignoto e perfino del proibito: il che immediatamente richiama da un lato alla dimensione prometeica latente in ciascuno di noi, dall'altro al senso del peccato.» (Prof. Franco Cardini, emerito docente di Storia medievale). Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini. Questa affermazione, tratta da un famoso romanzo, spiega efficacemente da dove proviene il potere dei tartufi: dal profumo, sostanza invisibile eppure capace di attirare o respingere, di risvegliare ricordi, suscitare emozioni e desideri, anche sessuali. Della magia dei profumi, i tartufi sono la più vivida testimonianza. Nessun altro cibo possiede il fascino e la forza di suggestione di questi funghi sotterranei che, sposando l'olfatto al gusto, rafforzano il rituale del cibo condiviso e creano aspettative, suggeriscono complicità, alimentano seduzioni. I tartufi esaltano la mente ancor prima di mettersi a tavola, in virtù di un'aura misteriosa che si è consolidata nel corso dei secoli. Trattati di medicina, ricettari, racconti e poesie di fini letterati, suggerimenti di speziali-alchimisti che con i tartufi hanno cercato di creare il perfetto elisir d'amore... sono queste le principali fonti che hanno tramandato la credenza nelle virtù afrodisiache dei tartufi. E poi i predicatori, i moralisti, i perbenisti che in ogni epoca ne hanno confermato le virtù, suggerendo di evitare questo frutto della terra che giova a Venere e spinge alla lussuria. Questo libro svela i misteri più intimi di un fungo più che magico essendo nato, secondo la leggenda, da un incontro amoroso: un fulmine divino penetrato nelle viscere della Madre Terra.