Dopo aver collaborato alla realizzazione del volume di Maria Teresa Olivieri, "La cucina abruzzese dei trabocchi", Lucio Biancatelli e Gino Primavera completano l'esplorazione della gastronomia del territorio d'Abruzzo passando dall'anima marittima a quella montana di questa variegatissima regione e si dedicano alla "grande madre" Maiella. Questo libro è il risultato di un lungo lavoro di ricerca che, pur non sottovalutando l'importanza del recupero di una vicenda culinaria che affonda le proprie radici nei millenni, va molto oltre i confini di un ricettario tradizionale, indagando la storia, la lingua, la cultura rituale e materiale e le straordinarie caratteristiche morfologiche di una terra unica e per tanti versi ancora intatta. Il testo si avvale anche di un interessante apparato iconografico e di contributi prestigiosi come quelli di Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF, e di Francesco Sabatini, insigne linguista e presidente onorario dell'Accademia della Crusca.