«Forse la donna in generale ha incontrato tardivamente l'universo vinicolo, in tutti i ruoli che questo riserva, ma ciò non toglie che donna e viticultura si corrispondano da sempre e finalmente si siano ritrovate alla luce del sole. Sono convinta che le donne che producono vino, congiungendo in ciò lavoro e passione, sappiano trasferire nel frutto della loro opera tratti femminili, tracce materne, senso della ciclicità, incubazione, attesa, sapienza lunare, voglia di donare, desiderio di vita. Sono convinta che ciò qualificherà e renderà inconfondibile il vino nato dalle donne, dalla storia delle donne intessuta di coraggio, ottimismo, speranza e amore.» (dalla prefazione di Maria Rita Parsi)