Nella laguna di Venezia si parla una lingua, il veneto, che non utilizza più i verbi al futuro. Si dice infatti 'doman vegno' semanticamente quindi non si pensa al futuro, al dopo. Ed è per questa assenza di proiezione nel tempo, che la laguna di Venezia è divenuta la discarica naturale dei veleni del Petrolchimico, del Mose, delle Grandi Navi. A livello meno plateale la laguna gioca il ruolo di teatrino tossico di mille silenziosi veleni. Il fango pieno di pesticidi che percola dalla gronda lagunare quando piove va a finire in acqua: mangiare pesci e molluschi pescati dopo una pioggia è pericoloso per la salute. Gli idrocarburi emanati da motoscafi, vaporetti e barche a motore inquinano le isole, le barene, le acque, i molluschi, le piante e perfino i palazzi ancorati del Canal Grande. L'uomo lorda imperterrito la più grande e spettacolare laguna d'Italia. Solo le maree puliscono la laguna.