Il titolo potrebbe sembrare enigmatico: perché proprio un tris di zucca? Perché il libro prende in esame tre diversi aspetti della di questo elemento naturale tanto diffuso nei territori della Bassa Padana. Francesco Puerari scrive una lezione di scienze alimentari, descrivendo con precisione le importanti qualità nutritive dell'ortaggio, evidenzianone la benefica funzione antiossidante, e consigliandone quindi l'utilizzo in cucina. Carla Bertinelli Spotti ci racconta invece la storia della zucca e il suo ingresso nella tradizione popolare: dalla lagenaria, una forma rampicante utilizzata fin dall'antichità più remota per creare i recipienti e le borracce del pellegrino viandante, alla attuale cucurbita importata dalle Americhe. Il racconto a base di zucca continua con l'utilizzo nelle cucine medievali e rinascimentali, le ricorrenze celtiche e cristiane, la tradizione culinaria mantovana e ferrarese dei tortelli e quella cremonese della mostarda. L'ultimo capitolo è un excursus storico artistico nell'incisione italiana del Cinquecento, attraverso quelle opere in cui la mano degli incisori comincia a comprendere le zucche nell'iconografia naturale.