Con questa felicissima locuzione 'frutti di mare' vengono indicati tutti i molluschi, gli echinodermi, i tunicati, racchiusi in conchiglie univalvi e bivalvi, in armature ossee anche irte di pungiglioni, in tuniche coriacee, nonché anemoni di mare, attinie, alghe... Credo che l'ideatore di questa locuzione 'frutti di mare' abbia ragionato allo stesso modo di colui che per primo parlò di pesce azzurro. È un modo di dire che ingentilisce, quasi nobilita, riscatta e rende più accetti al consumatore questi prodotti del mare che altrimenti dovremmo chiamare col loro meno attraente vero nome: conchiglie, nicchie, lumache, chiocciole... Locuzione fortunata, perché li comprende tutti efficacemente e senza forzature.