La complessità biologica, clinica ma soprattutto psico-sociale dell'anziano è argomento di grande attualità nel mondo geriatrico, che ha orientato le proprie ricerche a definire gli aspetti che comportano la comparsa e l'evoluzione della fragilità. L'invecchiamento, accompagnato dall'aumento dell'aspettativa di vita, implica la riduzione delle riserve funzionali di organi e apparati ed espone l'individuo a un maggiore rischio di malattia. Il termine "fragilità" identifica proprio questa condizione di vulnerabilità, a volte difficile da riconoscere visto che le determinanti di tale processo sono molto diverse. I saggi di questo volume presentano i risultati di diversi studi della letteratura e in particolare dell'Alvise Cornaro Center Study, e si soffermano su alcuni indicatori riconosciuti come segnali della fragilità, a partire dai disturbi visivi e uditivi. Identificare e comprendere il ruolo della fragilità come condizione che interferisce con la durata della vita dell'anziano costituisce il punto di partenza per pianificare interventi mirati a prevenirla e a combatterne le conseguenze, quali il decadimento funzionale e cognitivo.