Un'opera che raccoglie due embrioni di sceneggiatura cinematografica, tra il soggetto e lo sketch lirico: "Le figlie di Rebecca" e "Io e la mia bicicletta", che risalgono al 1948, quando Dylan Thomas, considerato il più prestigioso poeta fra le due guerre mondiali, era già uno scrittore affermato. Questi suoi progetti cinematografici ebbero sorti diverse: il primo, che raccontava le aggressioni dei coloni ai caselli del dazio nelle campagne gallesi del XIX secolo, nel 1992 diventerà un film diretto da Karl Francis e interpretato da Peter O'Toole; il secondo, basato sulla vita di un uomo innamorato della sua bici, nonostante l'iniziale entusiasmo non fu mai terminato.