Nel 1976 il disegnatore Stuart Hample chiede a Woody Allen, già famosissimo, il permesso di trasformarlo nel protagonista della sua prossima striscia. Allen non solo accetta, ma prende a cuore il progetto e collabora con Hample su ogni vignetta pretendendo riunioni settimanali, mettendogli a disposizione la sua sterminata produzione di gag illuminanti e paradossali, inventandone altre sul momento. Nasce così "La vita secondo Woody Allen", che proseguirà con successo, sui quotidiani di tutti gli Stati Uniti, fino al 1984. Quasi un nuovo libro di Allan Stewart Königsberg in arte Woody, un tesoro che ne mostra l'universo geniale e schizoide da una diversa prospettiva e apre una nuova finestra sulla prima incarnazione del regista/scrittore/drammaturgo/musicista newyorkese, quella di "Io e Annie" e "Manhattan", sicuramente più divertente di quella attuale ma non meno profonda. Le migliori 300 strisce corredate da bozzetti, interviste, dietro le quinte, fotografi, che completano la figura di uno fra i più grandi umoristi del Ventesimo secolo e anche del Ventunesimo. (Introduzione di R. Buckminster Fuller)