«L'11 gennaio era stato un giorno zero non solo per te ma anche per la mia vita, che in qualche modo adesso aveva la possibilità di ricominciare insieme alla tua. È così che l'ho vissuto, con un carico di gioia e di novità che mi facevano vedere un futuro diverso e migliore per tutti noi.» Per chi lo segue sui social, Ivanhoe è un ragazzo biondo, dallo sguardo limpido, che canta a squarciagola chiuso in macchina, con gli occhi persi in quelli di suo figlio Jasper; le due voci si completano. Un'immagine indelebile di complicità, affetto, gioia e condivisione. Per questo arriva dritta al cuore di chi si imbatte nel suo profilo. Ma dietro questa spensieratezza, c'è la sua storia commovente: da bambino e ragazzino, giovane fratello maggiore alle prese con problemi più grandi di lui, cocciutamente ribelle, difficile coi professori e irrequieto, con addosso un carico di sofferenza che fatica a tenere sulle spalle da solo, ma con la capacità di prendersi cura di un fratellino e una sorellina che hanno bisogno di lui. Dietro l'angolo, un buio lo tormenta, finché non arriva suo figlio Jasper: un raggio di sole che riempie tutto di luce, gioia, amore. E con lui la musica, la serenità, finalmente a portata di mano, e la capacità di reinventare non solo la vita, ma anche i sogni.