"La rabbia" è un poema filmico in prosa e in versi in cui Pier Paolo Pasolini affronta il malessere degli anni della Guerra fredda e oltre, fino alle soglie del boom economico, interrogando il senso di eventi quali la sanguinosa repressione sovietica dell'Ungheria, la rivoluzione cubana, la liberazione delle ex colonie europee, l'elezione di Papa Giovanni XXIII, la morte di Marilyn Monroe. Il testo viene qui pubblicato in versione integrale e riproposto nel suo serrato dialogo con le immagini, per restituire l'impressionante forza visiva dell'opera. Affiorano già i temi della critica pasoliniana della modernità: la televisione è lucidamente definita "nuova arma" per la diffusione "dell'insincerità, della menzogna", e mentre incombe uno sviluppo tecnologico senza progresso si delineano i lineamenti della "nuova Preistoria".