«Ci sono persone che nascono col bernoccolo della matematica, altre che sono dotatissime per lo sport... Io sono nato con una spada di Damocle sulla testa: i film di Natale». Da questo incipit, prende avvio il divertente racconto con cui Neri Parenti - il regista di ben sette Fantozzi e di tanti cinepanettoni dagli incassi d'oro - ripercorre retroscena e aneddoti della sua lunga carriera. E lo fa a partire proprio dalle "due palle" del titolo, ovvero le piccole e grandi disavventure che, puntualmente, lo hanno fatto tribolare durante la lavorazione dei suoi film: rapporti difficili sul set, troupes improvvisate, capricci di attori, vip, bambini e animali, incontriscontri con i produttori, e qualche volta anche tempeste e uragani. Tra le simpatiche "rotture" del Natale, figurano anche le domande - sempre le stesse! - che gli vengono fatte all'uscita di ogni nuovo film, a partire dalla più gettonata in assoluto: "Perché Boldi e De Sica dopo Natale a Miami si sono divisi per così tanto tempo?". Ironico e spigliato, il racconto procede spedito fino alle ultime pagine, che ospitano - com'era lecito aspettarsi - l'affettuoso ritratto dei tre attori che hanno accompagnato tutta la carriera del regista: Christian De Sica, Massimo Boldi e Paolo Villaggio.