Da The Abyss a Wargames, da Aliens - Scontro finale a Terminator, passando (in disordine sparso) per E.T. - L'extraterrestre, Corto circuito, Gremlins, Robocop, Blade Runner, l'intero ciclo di Ritorno al futuro, i nuovi capitoli delle saghe di Guerre stellari (non ancora Star Wars) e Star Trek, la grande fantascienza americana degli anni Ottanta superò le fantasie distopiche del decennio precedente per concentrarsi sulla spettacolarità, sul fascino dell'avventura, su forme di incubo più psicologiche ed esistenziali che sociali. È una fantascienza post-guerra fredda ma pre-muro di Berlino, in cui l'immaginario hollywoodiano scatena l'entusiasmo imperialista e le fobie più inconfessate. Il nemico non è più solo l'alieno, il diverso, l'altro da sé, ma risiede anche nelle mutazioni genetiche e fisiologiche di un'umanità posta di fronte a un futuro ignoto. Pallotta e Pergolari navigano nel genere in lungo e in largo, affidando la rotta alle coordinate strutturali di un dizionario. Un'opera nello stesso tempo rigorosa e divertente, alla scoperta di un modo di fare cinema che si è imposto nel tempo e ancora oggi indirizza la produzione internazionale.