Nel 1986, Paul Newman decide di raccontare la propria vita in modo originale e ambizioso. Con l'aiuto del suo più caro amico, lo sceneggiatore Stewart Stern, raccoglie le testimonianze di famigliari, conoscenti e di quanti avevano lavorato a stretto contatto con lui, per poi confrontare quei ricordi con la propria versione dei fatti. L'unica condizione posta a tutti è l'assoluta sincerità. Il risultato di questo lavoro è un ritratto formidabile, un libro intimo e ricco di sorprese, distillato di migliaia di pagine di trascrizioni riscoperte solo di recente. La voce dell'attore è a volte divertita, a tratti dolorosa, ma sempre e soprattutto autentica. I contributi degli amici di gioventù e della marina militare, dei parenti e dei colleghi - da Tom Cruise a George Roy Hill, da Martin Ritt a John Huston - aggiungono ricchezza, colore e atmosfera. Rivivono nel dettaglio l'infanzia spesso traumatica, le insicurezze di adolescente e i fallimenti con le ragazze, la conquista del successo, le rivalità con Marlon Brando e James Dean, il primo matrimonio, i problemi con l'alcol, l'impegno filantropico, la tragica morte del figlio Scott. Ma le pagine più toccanti riguardano il rapporto con Joanne Woodward: il profondo amore reciproco, il modo in cui Joanne lo ha plasmato da un punto di vista intellettuale ed emotivo, nonché l'incrollabile sostegno che ha rappresentato per lui. Amorevole e limpido, complesso e profondo, "Vita straordinaria di un uomo ordinario" ci presenta da una prospettiva inedita quella che è stata forse la più grande stella del nostro tempo: un uomo che molti ammiravano, ma pochi conoscevano davvero.