Come i fondatori della Filmologia (Gilbert Cohen-Séat, Etienne Souriau, Cesare Musatti) seppero evidenziare, il film non è altro che una somma d'illusioni; eppure esso "funziona" - percettivamente - in modo del tutto simile alla realtà: quindi è in grado di produrre sensazioni, emozioni, identificazioni comparabili a quelle che ciascuno di noi prova nell'esperienza del reale. Nata subito dopo la seconda guerra mondiale, la Filmologia inaugura una linea epistemologica di tipo "metodologico" destinata a influenzare largamente la riflessione teorica dei decenni successivi, trovando seguito e sviluppo negli studi di semiologia del cinema e di semiopragmatica.