C'era una volta l'Universale: un cinema d'essai, nel quale si entrava con due lire - anzi, spesso a sbafo - e che era popolato della fauna più effervescente e scatenata che Firenze possa ricordare. Aperto fin dagli anni '40, è stato chiuso nel 1990 alla morte del suo proprietario, il mitico Manlio Bracciotti. Oggi l'Universale, con i suoi personaggi culto e i tanti modi di dire nati in quei giorni memorabili, rimane nel cuore dei fiorentini, e rivive in questo libro appassionante che unisce la ricerca storica all'immediatezza delle vicende che si sono consumate fra quelle mura. L'autore fa parlare i protagonisti, ovvero i frequentatori di quella piccola grande sala: un pubblico rissoso, irruento e meravigliosamente fantasioso, che era il vero e solo spettacolo.