Oggi, per riferirsi agli "handicappati" si usa il termine "diversamente abili", peccato però, che l'impiego di un vocabolario che appare più rispettoso, in realtà, possa spesso nascondere dell'ipocrisia. La persona con disabilità, come tutti e ognuno, lotta per il riconoscimento della sua parità ontologica. Come sostiene Vito Mancuso, l'handicap, o la disabilità, è un male oggettivo, e la persona con disabilità è un bene altrettanto oggettivo.