Ken Loach non ha bisogno di presentazioni. Regista pluripremiato è noto anche ai non specialisti che hanno visto e amato i suoi film. Questo piccolo libro-intervista rappresenta a tutti gli effetti un'ottima occasione per conoscere le direttrici del suo lavoro e della sua arte. Ma non è solo il regista quello che si rivela con piena evidenza. Il fatto è che in Loach non esiste frattura fra arte e vita. Il suo lavoro - la ricerca di una condivisione profonda con tutte le figure coinvolte nella realizzazione del film, l'attento uso dei vari elementi che concorrono al risultato finale, il modo con cui guida gli attori durante le riprese - scaturisce da un'etica coerente e consapevole. La stessa del Loach uomo che non vuole cedere di fronte al potere e a quelle forze della Storia che controllano la vita delle persone comuni e stabiliscono anche le forme di narrazione. Questa è la testimonianza appassionata di un uomo che ha deciso da che parte vuole stare e che - anche urtando la sensibilità di alcuni - non esita a prendere posizione accettando rinunce e fatiche non necessarie, per restare coerente con quegli ideali di giustizia e di equità che sono per lui irrinunciabili.