Quando Romy Schneider morì improvvisamente il 29 maggio 1982 a Parigi, lasciando oltre 60 film e milioni di fan sbigottiti, divenne subito un mito. L'attrice, che aveva raggiunto giovanissima una fama planetaria con la celebre serie di Sissi, si era dedicata poi a pellicole d'autore, trovando in Francia la sua patria d'elezione. Attrice-feticcio di Claude Sautet, Henri-George Clouzot, Luchino Visconti, Dino Risi, Romy ebbe una vita burrascosa che, se le regalò il successo sul lavoro, non le risparmiò i lutti più atroci, come la tragica morte del figlio adolescente. Hildegard Knef, cantante e attrice tedesca, fu sua amica per molti anni, condividendone i trionfi e i momenti bui. In questo libro - ora proposto in edizione economica - ritrae con commozione e lucidità la vita di Romy: l'infanzia solitaria in collegio, il precoce debutto al cinema, l'amore per uomini sbagliati. Accanto alle parole di ammirazione per il talento dell'amica, la Knef non risparmia critiche alla sua vita sregolata e alla negativa influenza della madre, che all'indomani della pubblicazione reagì ingaggiando una lotta durissima contro l'autrice su tv e giornali.