"Il diario è testimonianza di una delle più tragiche vicende in cui sia stato coinvolto l'esercito italiano. Francesco Grassi, giovanissimo ufficiale del Genio, giunge in Russia nella primavera del 1942, con la responsabilità di gestire uomini e collegamenti radio tra Russia e Italia mentre prosegue la difficile avanzata; si troverà presto ad affrontare la terribile ritirata nel gelido inverno sopraggiunto, riuscendo a portare in salvo tutti i suoi uomini e i mezzi in dotazione. Il diario descrive la vita quotidiana dell'ufficiale e dei suoi soldati, senza tralasciare aspetti tecnici e professionali, ma esplorando anche stati d'animo ed emozioni. Francesco Grassi racconta la sua esperienza e quella dei suoi sottoposti, soffermandosi su eventi e spostamenti, ragionamenti, scelte e decisioni, sottolineando con intensità i risvolti umani ed emotivi. Coinvolge il lettore nella drammaticità della situazione, nella delicata funzione dei collegamenti radio, nelle difficoltà quotidiane dei trasferimenti in territorio ucraino e russo e dei rapporti con i superiori lontani, con il popolo russo e con i soldati tedeschi. La descrizione si fa drammatica quando inizia la ritirata, quando..."