"Apriamo a caso il libro". È così che si eclissava tra il 1972 e il 1975 la voce-guida di Caproni per lasciare ad altri il microfono della trasmissione radiofonica "Il girasole". Una rubrica destinata alla divulgazione, trasmessa nelle ore di massimo ascolto del programma nazionale, con lo scopo di offrire ad un pubblico largo e diversificato una sorta di "sussidiario" letterario che desse ai colti il piacere della rilettura e ai più giovani e sprovveduti quello della scoperta. Un grande poeta, Giorgio Caproni, aveva il compito di scegliere i passi da testi di ogni tempo e paese (poesia, narrativa, teatro...) e di collegarli tra loro con poche parole di presentazione in grado di ricreare un ambiente, un'epoca, insomma quanto sta intorno all'opera d'arte e la rende per tutti comprensibile e umana. È questa singolare avventura che - perduti/distrutti i materiali radiofonici - riusciamo infine a conoscere grazie all'attenta cura di Giada Baragli, che da copioni spesso lacunosi ha ricostruito il florilegio di un centinaio di brani che non solo offrono una preziosa antologia comparata della letteratura, ma ci parlano delle predilezioni e delle letture di uno straordinario, indimenticabile autore che ha anche collaborato con la radio.