Tre indagini sui rapporti tra le arti visive e il cinema nel panorama italiano. L'immagine del mondo classico nelle ricostruzioni filmiche da Cabiria al peplum, gli scambi e le collaborazioni tra artisti e registi nel secondo dopoguerra, i caratteri dei documentari d'arte tanto diffusi negli anni Cinquanta, diventano occasioni per considerare affinità e differenze tra due universi delle immagini, coniugando puntualizzazioni filologiche e valutazioni antropologiche complessive. Sondaggi su una "storia" che si comincia ora a scrivere, che diventano anche tentativi di immaginare le metodologie storiche e critiche necessarie per progettare nuovi confini della storia dell'arte.