Riflettere sul cinema di Stanley Kubrick in forma non convenzionale è la caratteristica di questo saggio. A cominciare da un'analisi dei singoli film, ordinati non cronologicamente ma raggruppati per temi. Adottando una catalogazione particolare, l'autore mette in evidenza le costanti che legano un'opera all'altra - il potere, la violenza, il sesso, il denaro - giungendo a mostrare, nella loro complessità, i disorientamenti dell'individuo e le disillusioni collettive: una visione - tutto sommato non pessimistica dell'uomo - che induce a cogliere, nella filmografia kubrickiana, una tensione fortemente educativa.