Come parlare oggi di Marilyn Monroe dopo che tutto sembra essere stato detto? Incuriosiscono i discorsi, le appropriazioni indebite, le trasformazioni di un corpo in sintomo, il banale sfruttamento memorialistico di un'attrice che fonda la propria interpretazione e il proprio successo attraverso la morte. È ol dopo-morte e non tanto nel mistero tragico di un suicidio a costituire la mitologia di Merilyn Monroe. Una mitologia e un culto sciolti dalla complicità con la nostalgia di cinema, di piacere filmico, di stereotipi, e di modelli narrativi che sempre si annodano negli amori retrospettivi, nelle riscoperte del tempo e del cinema trascorsi al gioco della memoria soggettiva dello spettatore.