Se c'è un personaggio nel panorama del terrore in grado, come nessun altro collega di mattanze, di incutere spavento, più che per il suo aspetto o la ferocia, per l'inquietante raffigurazione simbolica che incarna è certamente Freddy Krueger. Il protagonista della saga Nightmare è l'oscurità in persona, il lato feroce che dimora in ciascuno di noi e col quale siamo, prima o poi, costretti a confrontarci (o scontrarci). Freddy è la paura, l'ombra, la sagoma che ci perseguita e che non riusciamo ad affrontare. Krueger incarna le fobie e le colpe commesse dagli altri (la famiglia su tutti) pronte a ripercuotersi sui più deboli e ignari. Freddy non è soltanto un'icona horror. Fred Krueger è la rappresentazione archetipica dei conflitti interiori e non; è il risultato degli errori commessi, il ponte tra due generazioni che non hanno più nulla da condividere se non la colpa e la paura. Freddy è politica, mera rappresentazione sociologica di una precisa epoca e critica nei confronti del "falso sogno americano". In questo volume, gli autori analizzano nel profondo gli aspetti, da diversi punti di osservazione, di una delle saghe cinematografiche più impegnate del secolo scorso.