In questo saggio illustrato si perlustra il tema del tempo che innerva il cinema di Bergman e in particolare quattro film cruciali: "Il posto delle fragole", "Il settimo sigillo", "Il volto", "L'ora del lupo". Da tale angolazione critico-teorica, nella riproduzione ossessiva dell'epopea quotidiana, gli individui che il regista rappresenta appaiono scissi tra il proprio io interiore e il mondo esterno, tra la maschera e il desiderio. La loro inettitudine a vivere si rovescia nell'interrogazione costante sul senso del tempo nel momento stesso in cui essi vivono, in una sorta di messa in abisso tra il sé sociale e la coscienza. Prefazione di Bruno Roberti.