Dopo l'esilio in America e 15 anni di assenza dalle sale, nel 1955 Jean Renoir torna con un film ambientato nella Montmartre della Belle Époque. Vi celebra i capisaldi della cultura popolare francese, dal cancan alla joie de vivre, filma la bellezza di canto e danza, e gioca coi colori e le scenografie per ricreare la Parigi d'inizio Novecento. L'analisi di de vita, però, rivela come Renoir descriva in realtà un'epoca dall'armonia solo apparente: le differenze sociali permangono e la cultura è segnata dalla sua progressiva industrializzazione.