Francis Albert Sinatra (Hoboken, 1915-West Hollywood, 1998), non è stato solo "The Voice", ossia uno dei maggiori cantanti di tutto il XX secolo, e nemmeno solo "Ol' Blues Eyes", uno degli uomini più affascinanti e carismatici del mondo dello spettacolo nordamericano. La sua vita intensissima resta nella storia per numerose altre ragioni: per la sua parabola ascensionale di italo-americano partito dalla provincia e giunto alla celebrità in ottemperanza alla filosofia del self-made man; per la sua precoce vocazione alla vocalità che ha saputo elevare ai massimi livelli; e ancora per la sua riuscita frequentazione del mondo del cinema; e per la sua ambigua ma comprovata frequentazione di diversi ambiti della società nordamericana, dalla mafia alla politica, con i quali ha intrattenuto rapporti ora conflittuali ora di reciproca convenienza. C'è un Sinatra pubblico, il cantante spavaldo e intonatissimo del repertorio di Broadway e di Hollywood, l'intrattenitore televisivo di successo, l'attore cinematografico non di scuola ma di consumata abilità, e l'apprezzatissimo animatore della vita concertistica nazionale e internazionale. Ma c'è anche un Sinatra privato, quello del primo precoce matrimonio con Nancy Barbato, e della sua rapida rottura, e quello delle numerose altre partner con le quali ha condiviso una vita sentimentale lunga e passionale. Luca Cerchiari compone un ampio affresco e offre un'indagine critica sul lascito artistico e umano di "The Voice". E indaga, per la prima volta, il suo intenso rapporto professionale e culturale con l'Italia, terra d'origine dei genitori.