Il divismo cinematografico nasce in Italia con le favolose dive del cinema muto: ma come nasce e cosa significa il divo? Qual è il rapporto che si instaura fra la star maschile e la mascolinità italiana? Questo volume esamina lo sviluppo del fenomeno dal periodo muto al cinema contemporaneo, offrendo una lettura dei vari modi in cui la star maschile è stata interpretata dagli inizi del Novecento fino a oggi. Nella prima parte del libro le autrici tracciano il contesto storico, sociale e industriale in cui i divi si collocano, e presentano i principali approcci teorici necessari per interpretarli attraverso la semiotica, lo studio dei generi, dello stile di recitazione e della produzione culturale dei fan. In quest'ottica, grande attenzione è dedicata ad aspetti solitamente trascurati, come il rapporto tra divi e audience, il ruolo di quest'ultima nel definire l'immagine della star, nonché la trasformazione e la diffusione del fenomeno divistico grazie ai media digitali. All'analisi teorica si accompagna, nella seconda parte del volume, un approfondimento del divismo tramite l'esame di alcune figure esemplari di star che coprono un ampio arco temporale e un vasto spettro di generi cinematografici: dalle star del muto, Bartolomeo Pagano ed Emilio Ghione, a quelle del cinema tra le due guerre, con Vittorio De Sica e Amedeo Nazzari, dal divo neorealista Raf Vallone ai divi della commedia all'italiana e del cinema impegnato...