"Quando morì, centinaia di firme celebri vollero dire in tutto il mondo la loro. Centinaia di altre continuano a spiegarcela a ogni anniversario, a interpretare la sua morte, a cercare di definire il suo fascino o a denigrare le sue qualità di attrice, la sua statura di donna. Che vasta antologia si potrebbe compilare scegliendo il meglio e il peggio di questa prosa!". Dalla provocazione lanciata da Goffredo Fofi su Marilyn Monroe, nasce l'idea di questo piccolo libro: raccogliere una piccola antologia di testimonianze, letterarie e visive, per un ritratto autentico e lontano dagli stereotipi di una donna che a sessant'anni dalla morte, avvenuta nell'agosto 1962, continua a essere una figura iconica. La "stupenda ragazza indifesa" ricordata da Goffredo Fofi nell'introduzione, diventa il soggetto dell'elegia che Pier Paolo Pasolini tributa a una fragile e bellissima Marilyn. Una preghiera di Ernesto Cardenal per la giovane che "sognò di essere una stella del cinema" segue la riflessione di Piergiorgio Bellocchio sul suicidio dell'attrice. Nello stesso modo, una straordinaria scelta di immagini, realizzate dai grandi fotografi di Magnum Photos, accompagna il formidabile racconto-ricordo di Truman Capote su di lei, 'Una bellissima bambina'. La bellezza di Marilyn, tanto semplice e diretta, mantiene comunque un mistero se è vero che, come ricorda Bellocchio, "eravamo tutti, più o meno, innamorati di lei". Con testi di Piergiorgio Bellocchio, Ernesto Cardenal, Goffredo Fofi, Pier Paolo Pasolini.