Di un regista come Federico Fellini si è scritto tutto e il contrario per ogni aspetto del suo orizzonte artistico, compreso l'autoproclamato provincialismo riminese. Non rimaneva che scrivere qualcosa a proposito di un'altra regione, il Veneto, nei suoi "incontri ravvicinati" con località, artisti, persone, personaggi storici, amici e studiosi, con le diverse inflessioni dei dialetti veneti e con Venezia. Il volume propone una lettura "veneta" di scene e sequenze di alcuni film di Fellini, un omaggio nel trentennale della sua scomparsa. Le atmosfere, i temi e le narrazioni anche linguistiche dei luoghi veneti esprimono nella poetica e nello stile una sincera attestazione di simpatia e affezione, oppure di disagio. In particolare, nella vicinanza con alcuni amici intellettuali: padre Angelo Arpa, lo scrittore Georges Simenon, il poeta veneto Andrea Zanzotto; con il falso mito del seduttore veneziano Giacomo Casanova; con le molte persone e personaggi di origine, consistenza e parlata della lingua veneta. Quei tipi, facce e maschere caricaturali così caratteristiche del suo cinema barocco. Insieme per contribuire all'affascinante girotondo onirico di un Circo Veneto Felliniano.