Condensando quattro anni di fitte conversazioni, il volume raccoglie un'intervista fiume al grande regista Bernardo Bertolucci. Dagli inizi come allievo e assistente di Pier Paolo Pasolini, fino ai successi internazionali di Ultimo tango a Parigi (1972) e Novecento (1976), il cineasta emiliano si confessa allo studioso e amico Enzo Ungari in un colloquio serrato in cui arte, cinema e intime confidenze delineano un ritratto a tutto tondo di un artista che ha segnato la storia del cinema. Il volume è aggiornato con un'intervista curata da Donald Ranvaud a Bertolucci nel 1987, dopo la scomparsa di Ungari, sulla lavorazione de L'ultimo imperatore (1987).