L'approccio spirituale che Davide Bersan ha scelto di sviluppare in questo volume non si discosta da quello dei due precedenti, dedicati a Ozu e Bergman: assumere la "postura interiore" di chi va in cerca delle tracce del Trascendente, e - con un'espressione che richiama il desiderio e la necessità di qualcuno che ci risulta imprescindibile - delle tracce dell'Assente, tracce di cui il cinema di Rohmer è ricco. Il libro esamina gran parte della filmografia, a partire da "Il segno del leone" (1959) fino poi ai tre grandi cicli narrativi: "I sei racconti morali", "Commedie e proverbi" e i "Racconti delle quattro stagioni". Viene inoltre delineato lo sviluppo dei temi e dei contesti sociali che accompagnano il passaggio da un ciclo all'altro nel corso dei decenni di attività artistica del regista.