Le contaminazioni tra cinema e letteratura affascinano studiosi e appassionati fin dagli esordi della settima arte. Il cinema e la letteratura lavorano congiuntamente per fornire una percezione del soprasensibile, per reinventare i rapporti tra immediato e mediato, per sfidare l'ordine cronologico della successione degli eventi, per ridisegnare genesi e destini della realtà e del suo senso. Il saggio di Andrea Balzola si muove intorno alla parola chiave "rovesciamento", e lo fa analizzando le opere di alcuni maestri del cinema, quali Herzog, Fassbinder e Wenders. Di pari passo, quello di Gian Paolo Caprettini affronta l'archetipo del tempo nell'incontro fra letteratura e cinema. Il rovesciamento, l'archetipo e la distopia diventano così modelli di decostruzione e rigenerazione narrativa della realtà contemporanea. Con un intervento di Franco Prono.