Critico e cinéphile ancora prima che cineasta, François Truffaut ha scritto e parlato di cinema per tutto l'arco della sua esistenza, sia attraverso saggi e articoli, sia nei suoi numerosi, fecondi rapporti con la stampa. Fra il 1959 e il 1984, ad esempio, oltre trecento interviste sono apparse sulla stampa francese e anglosassone. È questo sterminato corpus che Anne Gillain ha qui riunito e ordinato. Presentati in ordine cronologico, i testi parlano di cinema sotto le più diverse angolazioni: Truffaut vi traccia le tappe della sua formazione, vi enuncia la sua estetica, vi dibatte questioni tecniche e formali, vi analizza colleghi e maestri del cinema mondiale, in un continuo intrecciarsi di elementi autobiografici e penetranti notazioni critiche. Ne esce il ritratto di un uomo la cui esistenza è stata posta sotto il segno del cinema, e che al cinema ha saputo dedicare il meglio delle proprie doti umane e intellettuali. Un volume per i critici e gli addetti ai lavori come per gli appassionati, una riflessione sull'essenza stessa della materia cinematografica e sulle sue infinite sfaccettature da parte di un grande Maestro.