Elio Pandolfi è stato protagonista di tutto lo spettacolo italiano del Dopoguerra. I suoi ricordi parlano di cinema, di varietà, di radio, di televisione, di doppiaggio e di operetta. In quest'autobiografia leggera e divertente, il poliedrico artista romano racconta tutto di sé: dall'infanzia - quando recitava Biancaneve e i sette nani nella piazza del paese - all'ingresso all'Accademia d'Arte Drammatica, dalle prime esperienze artistiche al successo in radio e in teatro con l'operetta, fino al doppiaggio (tra cui quello de La dolce vita di Fellini). E tra le tante soddisfazioni, non nasconde i "no" ricevuti, le amarezze, le mancate occasioni di interpretare ruoli drammatici per il pregiudizio e la scarsa lungimiranza di alcuni produttori. Nella sua lunga carriera Elio Pandolfi ha conosciuto e collaborato con tutti i più grandi artisti e registi italiani, come Fellini, Visconti, Mastroianni (a cui era legato da una profonda amicizia), ma anche Nino Manfredi, Bice Valori e Antonella Steni, con la quale lavorò per ben undici anni. Leggere il suo racconto è anche fare un viaggio nel tempo: si parla del Fascismo, della fame del Dopoguerra, del boom economico e dell'avvento della televisione. Ultranovantenne, Pandolfi sa ancora dare spettacolo, perché Elio Pandolfi è lo spettacolo.